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Gli effetti a breve e a lungo termine della tossicodipendenza

La dipendenza patologica si struttura come una condizione psicofisica caratterizzata dal bisogno compulsivo di assunzione di una sostanza, al fine di ottenerne gli effetti benefici e di evitare il malessere associato alla privazione della stessa (OMS, 1969).

Tale definizione è piuttosto chiara, ma quando si tratta di dipendenza da sostanze è molto importante essere a conoscenza degli effetti che l’abuso può provocare sull’organismo, in un’ottica che consideri e distingua gli effetti a breve termine (che consentono di provare i momentanei effetti benefici che spingono al consumo) da quelli a lungo termine, ben più preoccupanti perché potenzialmente irreversibili. Purtroppo intorno all’argomento si fa ancora spesso confusione, con pericoli non trascurabili in tutti quei casi in cui sono i più giovani ad essere raggiunti dalla disinformazione.

È fondamentale conoscere innanzitutto il meccanismo attraverso il quale le sostanze riescono a produrre degli effetti sul nostro cervello; infatti l’assunzione della sostanza produce effetti più o meno immediati sul Sistema Nervoso Centrale (SNC), andando ad interferire con il normale funzionamento dei neurotrasmettitori. Gli effetti piacevoli attribuibili alla cocaina, o alla marijuana, non sono altro che squilibri nella produzione di neurotrasmettitori quali la dopamina, la serotonina, la noradrenalina, ecc.

La plasticità cerebrale (ovvero la potenzialità del cervello di variare struttura non solo durante il periodo di sviluppo, ma anche nella vita adulta) è una grande risorsa, che permette di ristabilire il normale funzionamento cerebrale, ma ci vuole del tempo, e nei casi di abuso e dipendenza ce ne vuole veramente tanto. Attraverso le tecniche di neuroimaging è stato evidenziato come gli effetti delle droghe sul SNC siano visibili oltre i cento giorni dall’inizio dell’astinenza. In altre parole, il funzionamento cerebrale del consumatore continua ad essere influenzato dalla droga per lungo tempo dopo la sospensione dell’uso.

Oltre alle conseguenze a livello cerebrale, sono diversi gli organi che vengono colpiti sul lungo termine in base al tipo di droga consumata: gli stimolanti (come ad esempio la cocaina) agiscono sull’apparato cardio-circolatorio, l’alcool sugli organi gastro-intestinali, la cannabis può portare con il tempo a patologie polmonari legate al fumo. Un comune denominatore delle varie sostanze sono le potenziali conseguenze psichiatriche, nonché le disfunzioni sessuali. Insieme a questi effetti, sono da considerare le notevoli ripercussioni sul piano sociale, familiare, economico e professionale del soggetto dipendente da sostanze.

Gli effetti a lungo termine possono presentarsi a vari livelli in soggetti che fanno della sostanza l’uso massiccio richiesto da una reale dipendenza, stile di consumo che va distinto da altri più moderati (sperimentale o occasionale) e che possono avere conseguenze meno impattanti nella vita dell’individuo.

Lo sapevi che:

  • La disinformazione può divenire molto pericolosa quando riguarda le sostanze: numerose fake news hanno avuto come contenuto gli effetti curativi dei medicinali a base di cannabis, arrivando a definirli utili per sconfiggere il cancro!
  • Questa falsa notizia è molto pericolosa in quanto potrebbe indurre persone affette da gravi patologie a sperare nel potere miracoloso di questi medicinali che in realtà vengono utilizzati come “palliativi” e cioè come sostanze che mirano a migliorare la qualità della vita dei malati nelle ultime fasi di una malattia inguaribile, attraverso il sollievo dalla sofferenza, fisica, psicologica e spirituale.
  • In Gran Bretagna un gruppo di ricercatori ha stilato una classifica delle sostanze che creano più dipendenza in assoluto. Al primo posto troviamo l’eroina, seguita in ordine da alcool, cocaina, barbiturici e nicotina. È curioso il fatto che tra tutte le sostanze esistenti, due delle cinque più pericolose in termini di dipendenza siano sostanze legali, che possono essere reperite tranquillamente recandosi in un negozio e presentando un documento di identità che attesti la maggiore età.

Dubbi e domande:

Silvia,
Ho scoperto che il mio ragazzo fa uso di cocaina…
Anonima, 18 anni
Quando sono a casa mia devo per forza annullarmi…


Nella scena finale di “Trainspotting”, il protagonista si rende conto del punto in cui è arrivato e decide di dare una svolta alla sua vita…